Un atro restauro nel cuore del centro storico cittadino, è il turno della chiesa di Santa Teresa a piazza Kalsa, l’ennesiomo restauro che contribuisce al recupero completo della Kalsa. Venne costruita su progetto di Giacomo Amato tra il 1686 e il 1706 e osservando il prospetto è facile intuirne l’ascendenza da modelli romani. La facciata divisa in due ordini è divisa in partiti da colonne e lasene e qua e la gransi statue di santi in stucco. Bellissimo il medaglione retto da angeli sopra il portale principale raffigurante la Sacra Famiglia (il portale laterale proviene invece dalla chiesa della Madonna delle Raccomandate in via Maqueda, demolita durante gli sventramenti effettuati tra fine ottocento e inizio novecento nel centro storico). L’interno è ad unica navata con coro e cappelle laterali e può vantare, insieme a tante altre chiese della città, una decorazione a stucco eseguita da Giuseppe e Procopio Serpotta, parenti del ben più famoso Giacomo. In antichità la chiesa era collegata tramite un cavalcavia oggi non più esistente, al convento alla sua sinistra, oggi Istituto delle Artigianelle.
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adesso è da togliere il fiato, con il restauro della porta dei greci lo sarà ancora di più e la piazza sarà quasi completamente restaurata. Vedrei bene anche un restauro dell’area verde che sa tanto anni 60 con verde costretto e recintato e poche panchine
peccato ke i media fino ad ora non hanno dato il giusto rilievo a questo restauro..
PALAZZO FORCELLA DE SETA RINASCE
Palazzo Forcella- De Seta potrebbe presto risorgere e diventare un importante polo culturale.
La prestigiosa galleria svizzera Hauser & Wirth,, fondata nel 1992 a Zurigo da Ursula Hauser e dai coniugi Ivan e Manuela Wirth, con 16 gallerie d’arte in tutto in mondo, avrebbero acquistato lo storico edificio che si trova a piazza Kalsa con affaccio sul waterfront del Foro italico..
Il gruppo svizzero a metà novembre ha firmato l’atto notarile per l’acquisto del Palazzo .
L’ affare però deve essere ancora ratificato perché entro sessanta giorni la Regione Siciliana e il Ministero della Cultura, potrebbero esercitare (speriamo di no) il diritto di prelazione, poiché il bene è sottoposto a vincolo storico-monumentale.
Se tutto andrà bene Palermo sarà la sua prima, e per ora unica, sede italiana.
Alla scadenza dei tempi tecnici del diritto di prelazione, i lavori strutturali e di adeguamento potranno iniziare già il prossimo anno e concludersi nel 2030.
Il Palazzo era stata una delle sedi temporanee di “Manifesta 12” e in quella occasione apparve evidente lo stato di abbandono ma anche la grande potenzialità dell’ edificio.
Il Palazzo è un complesso monumentale che sorge di fronte al mare sul bastione di porta dei Greci, laddove un tempo vi era il palazzo del principe di Cattolica, distrutto dai moti indipendentisti del 1820. Ricostruito nel 1832 dal marchese Forcella, il Palazzo fu in seguito acquistato dai principi di Baucina e poi dal marchese De Seta.
È stato chiesto preliminarmente il parere della Soprintendenza sul progetto di restauro conservativo. I duemila metri quadrati del complesso monumentale sono formati da un piano nobile, che verrà utilizzato come spazio espositivo, da due ali e da una palazzina destinata agli uffici della galleria.
Il palazzo è stato messo in vendita dall’ ANCE (Associazione costruttori edili di Palermo) perché non era più in grado di mantenerlo e inoltre la destinazione culturale proposta dai nuovi proprietari svizzeri li ha convinti.
E interessante notare che palazzo Forcella si trova a poco distante da Palazzo Butera dove Francesca e Massimo Valsecchi hanno fatto un operazione simile.
Appare evidente che mentre i privati scommettono e investono sulla rinascita del Foro Italico e della Costa sud, il Comune continua a perdere tempo e finanziamenti.
COMPLIMENTI!!!